Cos’è GDUE e
come assumerlo

Come assumere Gdue?

GDUE va preso 2/3 volte al giorno, ai pasti principali.

Per ottimizzare l’azione si consiglia l’assunzione prima del pasto o contemporaneamente ad esso, con un abbondante bicchiere di acqua.

  • 1 CONFEZIONE DI GDUE CONTIENE 60 CAPSULE

A colazione, pranzo e cena o solo ai pasti principali?

Dipende dal contenuto in carboidrati del pasto.
Se si effettua uno dei pasti esclusivamente proteico non vi è necessità di assumere il prodotto.

Da cosa è composto?

Gdue è un nutraceutico contenente una miscela di polifenoli standardizzati e titolati di due alghe brune dei mari freddi (Ascophyllum Nodosum e Fucus Vesiculosus) e Cromo Picolinato.

I polifenoli presenti nelle alghe hanno una potente azione di inibizione, non competitiva e reversibile verso gli enzimi α-glucosidasi e α-amilasi e agiscono quindi sia sugli oligosaccaridi sia sugli amidi, prolungando nel tempo l’assorbimento dei carboidrati.

Gdue risulta più completo rispetto ad altri inibitori enzimatici utilizzati in terapia e in prevenzione.
BASSO CONTENUTO DI IODIO

Lo Iodio naturalmente contenuto nelle alghe è stato drasticamente ridotto dal processo produttivo a soli 75 microgrammi per capsula.

CONTENUTI MEDI
Per 1 Capsula % VNR* 1 Capsula Per 3 Capsule % VNR* 3 Capsule
Ascophyllum Nodosum 237,5 mg 712,5 mg
Fucus Vesiculosus 12,5 mg 37,5 mg
Cromo 7,5 mcg 18,8 22,5 mcg 56,3

* VNR: Valori Nutritivi di Riferimento
Una capsula contiene fino ad un massimo di 75 mcg di Iodio

Gdue è un nutraceutico contenente una miscela di polifenoli standardizzati e titolati di due alghe brune dei mari freddi (Ascophyllum Nodosum e Fucus Vesiculosus) e Cromo Picolinato.

I polifenoli presenti nelle alghe hanno una potente azione di inibizione, non competitiva e reversibile, verso gli enzimi α-glucosidasi e α-amilasi e agiscono quindi sia sugli oligosaccaridi sia sugli amidi, prolungando nel tempo l’assorbimento dei carboidrati.

Gdue risulta quindi più completo rispetto ad altri inibitori enzimatici utilizzati in terapia e in prevenzione.
BASSO CONTENUTO DI IODIO

Lo Iodio naturalmente contenuto nelle alghe è stato drasticamente ridotto dal processo produttivo a soli 75 microgrammi per capsula.

CONTENUTI MEDI

Per 1 Capsula % VNR* 1 Capsula Per 3 Capsule % VNR* 3 Capsule
Ascophyllum Nodosum 237,5 mg 712,5 mg
Fucus Vesiculosus 12,5 mg 37,5 mg
Cromo 7,5 mcg 18,8 22,5 mcg 56,3

* VNR: Valori Nutritivi di Riferimento
Una capsula contiene fino ad un massimo di 75 mcg di Iodio

CONTENUTI MEDI

Ascophyllum Nodosum
Per 1 Capsula % VNR* 1 Capsula
237,5 mg
Per 3 Capsule % VNR* 3 Capsule
712,5 mg
Fucus Vesiculosus
Per 1 Capsula % VNR* 1 Capsula
12,5 mg
Per 3 Capsule % VNR* 3 Capsule
37,5 mg
Cromo Picolinato
Per 1 Capsula % VNR* 1 Capsula
7,5 mcg 18,8
Per 3 Capsule % VNR* 3 Capsule
22,5 mcg 56,3

* VNR: Valori Nutritivi di Riferimento
Una capsula contiene fino ad un massimo di 75 mcg di Iodio

Massima sicurezza

La sicurezza di Gdue è stata valutata con dosaggi pari a 100 volte la dose giornaliera raccomandata per 30 giorni consecutivi senza avere eventi avversi.
La valutazione di studi clinici che hanno coinvolto più di cento soggetti ha evidenziato un’ottima tollerabilità in volontari sani, obesi e diabetici fino ad una dose giornaliera di 1.000 mg per tre mesi consecutivi.

Quando è consigliato assumere Gdue??

  • Quando dieta e attività fisica non raggiungono gli obiettivi desiderati
  • Quando è utile contribuire all’aumento del senso di sazietà
  • Quando la gestione dei carboidrati è fondamentale per il buon esito della terapia dietetica
  • Quando ritardare l’assorbimento dei carboidrati e abbassare l’Indice Glicemico dei cibi assunti diventa importante per ridurre il rischio cardiovascolare
  • Quando la terapia può beneficiare di un “alleato”: prima di aumentare i dosaggi di ipoglicemizzante e quando occorre porre attenzione a problematiche di ipoglicemia

“Il cambiamento dello stile di vita è il miglior approccio per la prevenzione del diabete e delle sue complicanze. Purtroppo non solo l’implementazione di tali misure ma il loro mantenimento nel tempo si è dimostrato molto difficile e fallimentare nella maggioranza dei casi. Da tali considerazioni è emersa nel tempo la possibilità di intervenire anche con farmaci per la prevenzione del rischio cardiovascolare.”

 A. Ceriello, Attualità in dietetica e nutrizione clinica n. 1 – 2018