Da cosa è composto?
Gdue è un nutraceutico contenente una miscela di polifenoli standardizzati e titolati di due alghe brune dei mari freddi (Ascophyllum Nodosum e Fucus Vesiculosus) e Cromo Picolinato.
La miscela standardizzata e titolata estratta da Ascophillum Nodosum e Fucus Vesiculosus è certificata:
Ascophyllum Nodosum
Si tratta di una delle alghe meglio conosciute poichè è oggetto di numerosi studi e ricerche scientifiche sulle sue possibili applicazioni. Cresce sui litorali rocciosi delle Coste del Nord Atlantico a una profondità di circa 30 metri e viene raccolta nelle acque costiere incontaminate dei mari del Nord. Viene lavata ed essiccata mantenendo inalterate tutte le caratteristiche peculiari che la distinguono. L’Ascophyllum Nodosum contiene polifenoli caratterizzati da un notevole ingombro sterico che agiscono a livello duodenale e non sono assorbiti a livello sistemico.
Fucus Vesicolosus
È un’alga bruna particolarmente comune nei mari freddi in prossimità delle isole britanniche e delle coste atlantiche di America ed Europa settentrionale. In fitoterapia il Fucus Vesiculosus è considerato uno dei rimedi naturali più selettivi per la riduzione di peso corporeo e contribuisce all’attività fisiologica del sistema immunitario. Come tutti i derivati algali abbisogna di ben definiti processi produttivi che determinino l’abbattimento dello iodio contenuto per non determinare problematiche tiroidee: in Gdue lo iodio è stato drasticamente ridotto dal processo produttivo a soli 75 microgrammi a capsula.
Cromo Picolinato
L’apporto del Cromo Picolinato contribuisce a regolarizzare i livelli glicemici e a potenziare l’azione dell’insulina, determinando un’ulteriore sinergia di azione favorevole.
Controlla inoltre i livelli ematici di grassi e contribuisce a riequilibrare il profilo lipidico, favorisce l’azione anabolica dell’insulina e riduce notevolmente il senso di fame, diventando un validissimo alleato nei soggetti sottoposti a regime dietetico.
Contenuti medi
Per 1 Capsula | % VNR* 1 Capsula | Per 3 Capsule | % VNR* 3 Capsule | |
---|---|---|---|---|
Ascophyllum Nodosum | 237,5 mg | – | 712,5 mg | – |
Fucus Vesiculosus | 12,5 mg | – | 37,5 mg | – |
Cromo | 7,5 mcg | 18,8 | 22,5 mcg | 56,3 |
* VNR: Valori Nutritivi di Riferimento
Una capsula contiene fino ad un massimo di 75 mcg di Iodio
Basso contenuto di Iodio
Lo Iodio è un sale minerale diffuso in natura ma sempre presente in percentuali molto ridotte. Sotto forma di ioduro, si trova in piccola quantità nelle acque marine ed è piuttosto abbondante, come iodato di sodio, in alcuni depositi salini. E’ inoltre il costituente essenziale degli ormoni tiroidei, la tiroxina e la triiodotironina.
Un adeguato apporto alimentare di questo microelemento è indispensabile per assicurare la normale crescita e lo sviluppo degli organismi dell’uomo.
Un’assunzione adeguata di Iodio è indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide (Tabella 1): la carenza di Iodio così come apporti eccessivi possono dare luogo a effetti avversi di gravità variabile, a seconda dell’entità dell’eccesso o di un eventuale status carenziale preesistente. Per evitare tali effetti, il Comitato Scientifico per l’Alimentazione dell’Unione Europea nel 2002 ha ritenuto opportuno stabilire, sulla base di un’attenta valutazione del rischio, i livelli massimi di assunzione tollerabili (Tabella 2). (¹)
Tabella 1 ⋅
Livelli di assunzione raccomandati (mcg/die)
Fasi della vita | Iodio (mcg/die) |
---|---|
Lattanti (0-59 mesi) | 90 |
Bambini (6-12 anni) | 120 |
Adulti | 150 |
Gravidanza | 250 |
Allattamento | 250 |
*Adattato da: WHO, Unicef, ICCIDD (²)
(1) Not Ist Super Sanità 2008;21(7-8):8-12. Ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità nel programma di iodoprofilassi in Italia, S. Giammarioli, E. Medda, P. Stacchini e A. Olivieri
(2) WHO, Unicef, ICCIDD. Assessment of iodine deficiency disorders and monitoring their elimination. Third edition, 2007. Disponibile all’indirizzo: http://whqlibdoc.who.int/publications/2007/9789241595827_eng.pdf
(3) Opinion of the Scientific Committee on Food (SCF) on the tolerable upper intake level of iodine, expressed on 26 September 2002. In: Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals by the Scientific Panel on Dietetic products, nutrition and allergies (NDA) and Scientific Committee on Food (SCF), European Food Safety Authority 2006. Disponibile all’indirizzo: http://www.efsa.europa.eu/EFSA/efsa_locale-8620753812_1178633962601.htm
Tabella 2 ⋅
Livelli massimi di assunzione tollerabili (mcg/die)
Età (anni) | EFSA, Scientific Committee on Food |
---|---|
1-3 | 200 |
4-6 | 250 |
7-10 | 300 |
11-14 | 450 |
15-17 | 500 |
Adulti | 600 |
Gravidanza | 600 |
Allattamento | 600 |
*Adattato da: SCF (²)
(1) Not Ist Super Sanità 2008;21(7-8):8-12. Ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità nel programma di iodoprofilassi in Italia, S. Giammarioli, E. Medda, P. Stacchini e A. Olivieri
(2) WHO, Unicef, ICCIDD. Assessment of iodine deficiency disorders and monitoring their elimination. Third edition, 2007. Disponibile all’indirizzo: http://whqlibdoc.who.int/publications/2007/9789241595827_eng.pdf
(3) Opinion of the Scientific Committee on Food (SCF) on the tolerable upper intake level of iodine, expressed on 26 September 2002. In: Tolerable Upper Intake Levels for Vitamins and Minerals by the Scientific Panel on Dietetic products, nutrition and allergies (NDA) and Scientific Committee on Food (SCF), European Food Safety Authority 2006. Disponibile all’indirizzo: http://www.efsa.europa.eu/EFSA/efsa_locale-8620753812_1178633962601.htm