Introduzione
STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA
UN PROBLEMA TERAPEUTICO NON RISOLTO
Nonostante un gran numero di studi clinici pubblicati o in corso, ad oggi né FDA né EMA né AIFA hanno approvato alcun trattamento farmacologico per i pazienti con steatosi e steatopatite non alcolica¹.
¹ AISF SID -SIO Steatosi epatica non alcolica 2021 Linea Guida pubblicata nel Sistema Nazionale Linee Guida Roma, 18 marzo 2022
Lo studio in breve
Recentemente, alcuni studi preclinici e clinici hanno dimostrato la capacità delle alghe brune di ridurre i fattori di rischio della sindrome metabolica. È stato quindi analizzato l’effetto benefico di GDUE in modelli animali affetti da steatosi epatica di diversa gravità (ratti con steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e con la sua complicanza, la steatoepatite non alcolica (NASH)).
Questo trattamento ha portato a un calo significativo del deposito di grasso epatico in entrambi i modelli (p < 0,01 rispetto agli animali non trattati), accompagnato da una riduzione delle citochine infiammatorie plasmatiche, come l’Interleuchina 6 (IL-6), il Fattore di Necrosi Tumorale α (TNFα) e la proteina C reattiva, e dell’espressione della mieloperossidasi nel tessuto epatico. Inoltre, è stata dimostrata una modulazione delle vie molecolari coinvolte nel metabolismo e nell’immagazzinamento dei lipidi, poiché é stata osservata una riduzione significativa dei livelli di mRNA della sintasi degli acidi grassi, della diacilglicerolo aciltransferasi, della proteina SREBP-1 che lega gli steroli e del trasportatore di lipidi perilipina 2, sia nei ratti NAFLD sia in quelli NASH trattati, rispetto a quelli non trattati.
*HFHF: Dieta ad alto tenore di grassi e fruttosio
CONCLUSIONI
Dettagli
NAFLD (Steatosi epatica non alcolica) – NASH (Steatopatite non alcolica) – HCC (Epatocarcinoma)
Lo studio ha utilizzato due modelli animali con DIVERSI GRADI DI STEATOSI EPATICA, ottenuta dalla somministrazione a ratti maschi Sprague Dawley di una dieta ricca di grassi (60%) e fruttosio al 30% nell’acqua da bere (HFHF), per 12 settimane (ratti con Steatosi epatica, NAFLD) o 18 settimane (ratti con Steatoepatite, NASH).
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“Una Formulazione Nutraceutica Contenente Alghe Brune Riduce l’Accumulo di Lipidi Epatici Modulando il Metabolismo Lipidico e l’Infiammazione in Modelli Sperimentali di NAFLD e NASH”